venerdì 18 aprile 2008

Sana & Robusta

PRINCIPI FONDAMENTALI MA LA LEGA LI FACEVA PIU' MEGLIO


Art. 1.

L'Italia è una repubblica democratica fondata sulle banane.

L'Italia è un clan clientelare fondato su gente come Mastella o Cuffaro.

La sovranità appartiene al tizio alto un metro e un cazzo, che la esercita come gli pare e se si vuole comprare l'Alitalia fa la cordata e se la compra, perché lui ci ha un monte di quattrini, hai capito, pezzentecomunìsta?


Art. 2.

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili del telespettatore.

Alle 3 e un quarto comincia Amici, poi tutti a fare la merenda. Alle 16 e 30 Fede plasma le giovani menti ai precetti del liberismo e ai desiderata del Padrone ma poi parte il servizio sul clima impazzito, un paio di puppe nel fondamentale reportage sui calendari, e va in confusione. A tutti i telegiornali di tutte le reti unificate di tutte le ore in contemporanea, il Sovrano parla di pluralismo. Alle 21.00 Filippo de Maria conduce "Uomini e Donne che sembrano uomini". Li conduce verso il baratro del nulla e del miserrimo con punte di Share del 140%. All'ora del menga, Vespa monta il plastico di Garlascogne dove Crepet e su' ma' delineano l'efferato assassinio della socialdemocrazia italiana, che se si vestono così poi si stupiscono se le aggrediscono.


Art. 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge ma non didietro.

E' compito della Repubblica rimuovere i comunisti che, limitando di fatto la libertà del popolo della libertà, impediscono il pieno sviluppo del popolo della libertà e l'effettiva partecipazione del popolo della libertà all'organizzazione politica, economica e sociale del popolo della libertà.


Art. 4.

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro. No, scusate.
La Repubblica riconosce tutti i cittadini, così, a occhio, perché è fisionomista.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e il proprio conto in banca, un'attività o una funzione per comprarsi il SUV e che concorra al progresso materiale o spirituale della società (Mediaset) ma senza rompere i coglioni a Silvioberluscanzi. Astenersi magistrati.


Art. 5.

La Padania, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali come Busnago, Buccinasco, Trezzano sul Naviglio, Pizzighettone, Brembate, Zelo Surrigone, Caldo il Bombolone, Krüüüüt, Dagli al Barbùn, Föera el Terùn, Ciàpa el Négher che'l vrat del prinz glam zip für bröm tegapì?

Allora, camerati leghisti, prima ci si trova a Pontida per la cosa del giuro, si piglia l'ampolla e dopo tutti a bagnomaria a pisciare nel Po facendo gli gnorri.


Art. 6.

La Padania tutela con apposite norme le minoranze linguistiche leghiste come i rutti bresciani, la simpatica parlata dei milanesi, i suoni gutturali dei bergamaschi e che no xe desménteghe anca de noàntri magnagàti, ciò!


Art. 7.

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani quindi, quando la Chiesa dà questo ordine lo Stato esegue, in modo indipendente e sovrano. Tipo, se la Chiesa manda il seguente cablogramma: "Tutelare Vita et nostro margine speculazione stop" lo Stato, in modo indipendente e sovrano, promulga le leggi sulla fecondazione assistita. E poi già che c'è, sempre coso e sovrano, gli toglie l'Ici, cheilrestomància.

I loro rapporti sono regolati dai Patti Leccaculani. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale ma solo un bel finanziamento alle scuole cattoliche.


Art. 8.

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge quindi, finché sono in tempo, farebbero meglio a scappare. Esentati i circoli della canasta, come la Mafia, i Massoni e la P2, che tanto hanno fatto e continuano a fare per il bene del Paese.

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti e nascondersi nelle catacombe. I Templari sono pregati di restituire il Sacro Graal, che Beppe la mattina non sa dove fare colazione.


Art. 9.

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, sì, ma all'estero. Non preoccupi, comunque, questa tanto sbandierata fuga dei cervelli. A noi rimangono un sacco di milze, pancreas e soprattutto un paio di coglioni gonfi così.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione, vendendo tutto a prezzi di realizzo, affrettatevi.


Art. 10.


L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. "Generalmente", eh, ora non facciamo i precisini rompipalle. Tipo, se io voglio abolire il falso in bilancio, sarò padrone, no, a casa mia?

La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme celtiche e dei trattati internazionali padani. Föera el terùn, dagli al négher, come già ricordato.

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, sono cazzi suoi.
Aiutiamoli a casa loro, che ho appena imbiancato.

Non è ammessa la sopravvivenza dello straniero casomai arrivasse a nuoto a Lampedusa.


Art. 11.

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

Altra cosa sono le Missioni di Pace, tipo la Prima Missionedipace Mondiale o la Missionedipace del Vietnam, la Missionedipace dei Cent'anni, le Missionidipace Puniche o la Missionedipace del Golfo, che quando scoppia una Missionedipace, tipo in Afghanistan o in Iraq, che fai, non partecipi? Noi si porta le pizzette, come symbolo del meidinìtali, insieme alle mine antiuomo.


Art. 12.

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, come la pizza margherita solo che con la pizza, rispetto alla bandiera, è più difficile pulircisi il culo con grande scorno dello statista Umberto Bossi.


Lasciatelo lavorare, Bubbolo! Manca solo uno che faccia il palo

mercoledì 9 aprile 2008

Naufragio universale

Sono molto preoccupato per l'andamento delle borse orientali. Speriamo che la banca centrale europea non alzi di un altro mezzo punto il costo del denaro, che sennò andare a puttane costerà un occhio della testa.

Ma c’è grande ottimismo nell’aria, là dove, insieme alla cocaina, vola l’Italia, là dove vola Alitalia, là dove si benpensa, e talvolta si Malpensa che è peccato ma il più delle volte ci si prende, come diceva quello condannato per associazione di stampo mafioso e non condannato per prescrizione e che da anni siede fisso, ma un po’ incurvato, al senato della repubblica.

Io sono molto contento, in giro c’è solo gente che parla di valori, di libertà, di bene, di giusto, di ripresa, di comincia subito la dieta ed il programma di fitness per un’estate con gli addominali scolpiti. Alla grande. Un’ottima classe politica. Degli ottimi addominali.

Veltroni, per esempio, qualche giorno fa di fronte ad una platea trepidante ha detto: “Yes, We Can”. Poi ha anche aggiunto “Rolling Stones”, “Sparring Partner” e “Sound Check”.

Ma anche Berlusconi ha detto qualcosa di molto importante: “La libertà che ci riconosciamo nel liberismo e il popolo delle libertà dei moderati contro le sinistre delle tasse con la libertà per essere liberi di essere moderati e moderatamente liberi contro le sinistre della burocrazia che i comunisti dei brogli coi moderati del popolo delle libertà di tapioca quintana delle donne tutte a pecora per la libertà coi moderati sbiriguda e sgamberasti per la libertà!”
E dopo l’ottima scelta di Ciarrapico, il Cavaliere ha deciso di candidare anche Heinrich Himmler. Certo, il PPE ha detto che preferirebbe non contare gerarchi nazisti tra le proprie fila ma Silvio ha garantito che non conterà un cazzo e porterà i voti dei moderati delle SS e dei nostalgici liberisti della Gestapo. Infatti, come ha spiegato, va bene non candidare degli indagati ma togliendo dal novero gli incriminati per processi politici, bruttemerdedimagistrati. Come non dare fiducia quindi a Jack lo Sfregiato, incarcerato solo perché ha riempito di bombe a mano dei bambini dell’asilo e li ha fatti detonare a tempo in modo che esplodendo componessero Summertime? Ha pagato il suo debito con la società ("Sì, quella settimana in carcere sembrava non passare mai") e si trattava ovviamente di un processo politico. Certo, il PPE ha fatto notare, un po’ puntiglioso, che non vorrebbero pluriomicidi emuli di Erode nel partito ma il Cavaliere ha detto che non conta un cazzo e porta i voti degli infanticidi insoddisfatti della politica demografica del centrosinistra.

Intanto Veltroni continuava il proprio accalorato discorso con “Zapping”, “Mobbing” e “Pressing” in un tripudio di consensi.

Poi Berlusconi, dopo una tastata di chiappa ad un’orizzontabile supporter, ha risposto alle pretestuose accuse di maschilismo rivoltegli dalla Santanchè. In seguito ha ricordato come 50 anni di governo Prodi abbiano ridotto l’Italia e come l’esecrabile sistema elettorale firmato dal comunista Calderoli abbia portato un vero attacco alla democrazia rendendo di fatto impossibile governare. Nella concitazione del momento Silvio è andato anche in leggera confusione quando ha detto che taglierà i conti pubblici di un milione di posti di lavoro ma dopo cinque minuti ha spiegato che le sue dichiarazioni sono state manipolate dalla stampa stalinista ma poi ha detto di non aver mai detto che le sue dichiarazioni sono state manipolate dalla stampa stalinista e che le sue dichiarazioni sono state manipolate dalla stampa stalinista ma poi ha anche detto di non aver mai smentito le sue smentite ed alla fine ha pure dichiarato di non essere mai stato Silvio Berlusconi.

Pannella, disgustato dal consociativismo partitocratrico dell’oligarchia lottizzatrice, ha intanto deciso di iniziare uno sciopero della fame e andrà avanti solo a cappuccini fino all’ora della merenda. Veltroni è intervenuto sulla questione rilasciando dichiarazioni importanti come “Bungee Jumping”, “Personal Trainer” e “Die Hard”.

Berlusconi si è comunque dimostrato diverso da quello che era nel 2006 ed ha scelto una campagna meno aggressiva e più riflessiva, soprattutto quando ha dichiarato: “Noi rappresentiamo i moderati e infatti stableroschi della supercazzola della Libertà (l’ho detta, la cosa della libertà?)”. A chi gli contestava l’età avanzata ha poi ricordato: “Ho 14 anni di esperienza come politico più 50 da imprenditore” per un totale di 64 anni di delinquenza militante.

Veltroni continuava nel frattempo il suo giro d’Italia spiegando altri punti fondamentali del proprio programma, come “Hard Disk”, “Footing” e “Air Bag”. Pannella invece, siccome stamani l’edicolante non l’ha salutato, ha deciso di iniziare lo sciopero della Sprite.

Il Cavaliere, soffermandosi sulle modalità della campagna elettorale, al TG1 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG2 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG3 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG4 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG5 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG6 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG7 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG8 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG9 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TGV ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, a Studio Aperto ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG La7 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, a Porta a Porta ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, a Matrix ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, a Ballarò ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, all’Infedele ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, a Otto e Mezzo ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, alla Prova del Cuoco ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, a Stranamore ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, a L’Ora Esatta ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al monoscopio ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio poi mi ha telefonato a casa e mi ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio.

Dell’Utri dal canto suo, forse per correggere dei refusi, ha detto che riscriveranno i libri di storia ma prima gli toccherà leggerseli tutti, poveraccio. E poi spero che passino a geografia e grammatica, che qualche errore ce lo trovi sempre.

Veltroni è intervenuto in modo fermo dichiarando “Game Boy”, “Evergreen” e “Backstage” mentre Pannella ha cominciato lo sciopero del deodorante perché un tizio l’ha segato allo stop di Viale Cavour.

E poi c’è la Santanchè, che sembra davvero crederci. Sembra anche obbedirci. E un po’ pure combatterci. L’ho sentita fare un discorso bellissimo (“L’Italia agli italiani, Bari ai baresi, Genova ai genoani e Ronaldinho al Milan”) di cui ho apprezzato soprattutto la parte in cui parlava dei valori della famiglia, la famiglia che ha i valori, i valori bollati, bollati come familiari, la famiglia che tiene i valori in cassaforte, nessuno protegge più i valori della famiglia. Alla fine mi sono reso conto di essere ignorante in materia, perché tutti parlano sempre dei valori della famiglia ma io mica so quali sono. Allora ho cercato un po’ su internet e mi sono documentato. I valori della famiglia sono questi:

- 15
- 40%
- transaminasi tra 5 e 32
- 77, le gambe delle donne
- zero virgola tre
- numero jolly 29

Poi mi informerò anche sui valori del celibato. Nota per Casini, l’alfiere della famiglia come comanda Santa Romana Chiesa: lui che è sposato, divorziato e risposato deve moltiplicare tutto per due, sennò non torna. Pierferdinando tra l’altro è molto onesto e il suo slogan dice tutto: Io c’entro. Non capita spesso che un politico ammetta le sue responsabilità così candidamente e sui manifesti elettorali, per di più.

Ma anche a sinistra c’è molta genuinità. Pensate alla Sinistra Critica; nel senso della loro situazione, critica appunto. Già nel nome ammettono di non essere messi benissimo.

La Sinistra Arcobaleno invece non si ricorda più se è a sinistra dell’altra sinistra ma meno a sinistra di quell’altra sinistra quindi per ogni eventualità si è assicurata tutto lo spettro dell’iride che da qualche parte un rosso ci sarà, no?

Dimenticavo Boselli, che ha pochissimi spazi per parlare e in quei pochissimi spazi dice che ha pochissimi spazi per parlare quindi nessuno ha ancora capito cosa cazzo vuole fare. E’ una sorta di precario dell’informazione. Pare che Berlusconi, ormai completamente fuso, gli abbia detto: “Sposi mio figlio”.

Mi spiace non aver capito bene le proposte della Lega. Alla conferenza stampa si è alzato un celodurista che ha spiegato: “Ci volevamo di parlarvi delle cose che le si volevano fare ma purtroppo quello della Lega che ha studiato oggi stava a casa con un principio di pleurite, brùùùs te’l ciap del quz, tegapì? Quando Berlusconi dice di Bossi che “parla per slogan”, non era per minimizzare la simpatica minaccia di imbracciare i fucili ma è perché noi della Lega più in là della frase minima non andiamo”. Sono seguiti altri suoni gutturali ad indicare la fine della conferenza.

Poco più in là Veltroni proseguiva il suo tour con parole decise, come “Metaldetector”, “Cordless” e “Ketchup” e poi ha concluso con sceghenauòna indeuòrld evribadi olràit tra gli applausi scroscianti della gente che non capiva più una sega.

Pannella ha cominciato lo sciopero delle anfetamine per la salvaguardia del fritto di paranza. Ferrara ha risposto che se è un problema ci fa una moratoria su e lo fa sparire lui. Poi ha ricordato come è importante portare avanti le battaglie di inciviltà, così, alla cazzo di cane e per partito preso, visto che lui la 194 mica la vuole toccare. Lui non vuole cambiare nulla ma con fermezza e decisione; mica come quei politici che non cambiano nulla ma con lassismo. E allora buon lavoro al movimento per la moratoria dell’illuminismo, dell’intelligenza e delle conquiste civili fondamentali degli ultimi 30 anni.

Infine, su tutti, il commendator Benerazzo “Papa” Mazinga che ha una parola buona per tutti, che la butta lì, dicendo che “L’uomo è sempre uomo con tutta la sua dignità, anche se in stato di coma anche se embrione – ci ricorda – anche quando è dentro un costume da pupazzo tipo il Gabibbo, anche quando è truccato come Sbirulino, anche quando si chiama Gianpippuzzo”. E poi, per bocca di un socio, puntualizza che “i leader devono onorare gli impegni sui valori cattolici”. Poi ha strizzato l’occhio, ha fatto un gesto segreto con la mano e ha aggiunto: “Ci siamo capiti, vero?”.

E’ veramente affascinante questa usanza. Il Papa, capo di uno stato estero, che detta l’agenda politica, economica ed etica dell’Italia, paese straniero. Come se l’Islanda definisse la riforma della giustizia della Papuasia o il Belize dettasse le direttive della prossima finanziaria del Congo. Niente niente domani l’India ci bacchetterà incazzata perché i nostri leader non onorano gli impegni con gli induisti e non c’è ancora una legge che rende sacre le bufale mentre al massimo le gonfiamo di diossina.

Boh, forse è questa cosa della globalizzazione. Wiwa l’Italia.


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