giovedì 25 dicembre 2008

Buon Natarzan

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A Natale basta il pensiero. Ma il solo pensiero di pensarvi mi fa stare male. Quindi siete cattivi perché mi fate passare un'orribile giornata. Però a Natale si è tutti più buoni. Questo crea un evidente paradosso spaziotemporale di antimateria, entropia e pongo. Per questo Natale, quindi, saremo tutti maciullati in un vortice di distruzione & annichilimento ed il velo dell'esistente si squarcerà in milioni di esplosioni e dissoluzioni quantiche di ciò che è reale.

Basta che alla fine rimettiate tutto a posto.

E come sempre (non è vero) un caro saluto (non sta salutando) da parte del vero eroe del Natale (è la prima volta che lo vedo)
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Bubbolo scende dalle stelle e si rompe uno stinco

sabato 18 ottobre 2008

Cenerantola

C'era una volta una colf pagata in nero (per questo da tutti chiamata Biancaneve) che pippava cocaina fino a rantolare (per questo da tutti chiamata Biancaneve). Un giorno che stava in para le apparve la Fata Bumbàstic che le plissettò addosso uno sciffòn con parùr e le imbastì un entourage per il vernissage. "Corri dal Principe", l'esortò l'isterica esoterica, "ma attenta all'autovelox verso Castello Incantato Nord". Cenerantola sputò del tabacco dall'angolo della bocca e colma di gioia indossò le magiche scarpette di cristallo. Ovviamente al primo passo le calzature, realizzate in un materiale tanto cretino, si sbriciolarono, condannando Cenerantola a precipitare al suolo. Un vetro aguzzo le squarciò la femorale destra e la tapina morì tra orrendi rantoli, fiotti di sangue e spruzzi di tabacco ciancicato.

La morale è che non è che una deficiente, quand'anche magica, si alza una mattina e si mette a fare il ciabattino. Questa avventatezza ci spinge fuori mercato e ci espone al rischio della sempre più crescente concorrenza orientale.


Pampulu Pimpulu ParimpamBubbolo

martedì 23 settembre 2008

Crolla la borsa. Gatto muore stiacciato

[Marina di New York] Dopo la Lehman Brothers, la crisi dei mutui subprime miete la seconda vittima. Alle undici di questa mattina, quando la giornata finanziaria era già in pieno svolgimento, il piccolo Fufy è stato schiacciato da una Louis Vuitton piena di incudini, precipitata giù da un balcone al secondo piano. "L'andamento della borsa è imprevedibile", ha commentato a caldo un broker che vive nel palazzo e che ha seguito con interesse professionale l'intero volo della valigia assassina. Negli ambienti degli investitori il micio era noto per aver lanciato due mesi fa un'OPA su una scatoletta di tonno e per aver chiesto ed ottenuto la cartolarizzazione di un paio di orate. Poi, stamani, il dramma, che lascia il mercato azionario in balia dell'incertezza ed un paio di vicentini senza la merenda. L'indice è puntato contro quelle banche che hanno taciuto la rischiosità di determinati movimenti omettendo di informare il Fufy riguardo la possibilità che la borsa crollasse all'improvviso, senza far rumore.

Gli esperti prevedono una flessione di otto punti e mezzo degli investimenti nel settore lettiere e già i produttori di erba gatta chiedono un intervento della Banca Mondiale per tutelare la tenuta del mercato. Londra ha reagito alla notizia con un netto ribasso, Francoforte con un calo dello zero tre percento, a Zurigo invece piove.


Bubbolo è una bolla speculativa

martedì 24 giugno 2008

Dov'è la Vittoria? Mi pare sia uscita un attimo col ganzo

Campioni! Campioni! Campioni! Campioni d'urine! Finalmente li ho ritrovati!
Erano in frigo dal 2003. Prima di riconoscerli devo essermene bevuti un paio scambiandoli per cedrata Tassoni.

Ma quel che mi preme dire è ben altro, simpatici cialtroni che state leggendo il monitor invece di bervi una cedrata Tassoni. Voglio gridare la mia indignazione, voglio denunciare la manipolazione dell'informazione, il modo infame con cui si distoglie l'attenzione dei cittadini da quelli che sono i veri problemi del Paese. Vi rendete conto?! Ci hanno tartassato con la ridicola notizia che il Primo Ministro della Repubblica Italiana ha chiesto e ottenuto dai suoi scagnozzi una legge su misura per bloccare i processi che lo vedono implicato, interrompendo inoltre un centomilaio di altri procedimenti e andando nel culo a setteottomila norme costituzionali e al comune senso di dignità, solo per occultare delle verità scomode, ossia che l'Italia è uscita dai campionati mondiali europei nazionali italiani! E' un schifo! Giornalisti collusi! Informazione deviata! Ma io non mi faccio infinocchiare! E il rigore c'era! E il mìster doveva mettere Cazzunga sulla fascia in percussione con Frullino a girare alleggerendo il centrocampo per privilegiare gli inserimenti a verticalizzare della trequarti in diagonale con sua madre al traversone e al maniglione! Ma come fai a tenere Smaramazza in appoggio quando è ovvio che deve spingere nei pressi della metà campo favorendo il rientro del fuori gioco della manovra offensiva imitando il verso dell'arbitro per indurre gli avversari ad andare negli spogliatoi anzitempo?

Non gli abbiamo spezzato neanche una tibia. E' proprio vero che italiani brava gente, che incendiamo i campi nomadi ma poi gli prestiamo gli estintori, siamo fatti così, sémo gente de còre, che negli Stati Uniti a uno come Nixon, che non era l'ultimo degli stronzi ma era il Presidentone della nazione, gli hanno fatto l'impeachment e un culo come un cerchione d'autotreno, da noi sarebbe senatore a vita riverito da tutti come grande statista. Che ci vuoi fare, siamo brava gente.

Però non siamo stupidi! Quando uno sbaglia va a casa! Quando il cittì ti piazza Fanfullozzi al posto di Sputazza come prima punta, uè!, la nazione s'indigna e lo mandiamo a casa! Mica ci freghi, sai! Mica credi che, nel corso del tuo mandato, fai cazzate immani e ti dimostri falso ma delinquente, e noi ti rimettiamo in sella, sai! Ha! Siamo furbi, noi! Il cittì va a casa, noi non perdoniamo gli errori!

E ora, vai, tuttinzième con la suoneria nazionale!


Fratelli d'Italia. Uno!

Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.

Stringiamoci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Bordelli, ignavia,
L'Italia è questa.
Lo schermo di Silvio
ci schianta la testa.
Dov'è la mia scoria?
Campania o Calabria
Tra un po' pure a Roma
lo spazio finì.

Stringiamo le chiappe
Sennò le altre scorte
In cul ci stoccò.

Zimbelli d'Italia,
la Lega t'arresta.
La ronda e il cappio
intorno la testa.
Dov'è la Padania?
Stronzata littoria
che a Roma Ladrona
ricorda Salò.

Stringiamo la cinghia,
paghiamo sull'unghia,
L'Italia fallì.

Baciamo le mani,
a boss, cardinali,
il Papa chiamò!

Wiw'Alitalia!


Bubbolo, dopo le elezioni, ha tagliato la cordata

sabato 7 giugno 2008

Ulna Deejay



Avrei voluto tantissimo commentare l'attuale situazione politica italiana e tratteggiare un'esegesi della congiuntura economico-finanziaria che sta interessando la comunità internazionale, solo che mi scappa fortissimo la pipì. Quindi vi rimando alla più acuta delle analisi che mi è capitato di incontrare sul Bel Paese, che non è un formaggio. Nient'altro da aggiungere, non troverete niente di più calzante.

Parlando di incompetenti, se volete ascoltare quattro bischeri che si offendono reciprocamente per i rispettivi gusti musicali, che incespicano, che sbagliano attacchi e tempi, che si parlano addosso e che soprattutto si perdono in lunghi silenzi imbarazzanti andate a fare in culo. No, scusate, ho sbagliato. Volevo dire, raggiungete le frequenze sfiziose di Radio Harlock e cercate "I Fantastici Quattro" (prima puntata), "I Fantastici quattro meno una" (seconda) o "I Fantastici tre più uno" (terza). O ancora, "I Fantastici quattro e tua madre" (questa non l'abbiamo ancora fatta ma, perché no?). Vi indirizzerei anche verso il palinsesto ma attualmente la programmazione è incontrollabile, è un unico loop infinito che non si interrompe mai, neanche a fucilate. Non vi resta che attaccarvi alle casse 24 ore su 24, per sempre, finché morte non sopraggiunga.

Prima di morire, mi riconoscerete facilmente, sono quello che si chiama come me.


Bubbolo cerca l'intesa bipartisan col Bubbolo ombra e poi tutti a cena fuori

venerdì 18 aprile 2008

Sana & Robusta

PRINCIPI FONDAMENTALI MA LA LEGA LI FACEVA PIU' MEGLIO


Art. 1.

L'Italia è una repubblica democratica fondata sulle banane.

L'Italia è un clan clientelare fondato su gente come Mastella o Cuffaro.

La sovranità appartiene al tizio alto un metro e un cazzo, che la esercita come gli pare e se si vuole comprare l'Alitalia fa la cordata e se la compra, perché lui ci ha un monte di quattrini, hai capito, pezzentecomunìsta?


Art. 2.

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili del telespettatore.

Alle 3 e un quarto comincia Amici, poi tutti a fare la merenda. Alle 16 e 30 Fede plasma le giovani menti ai precetti del liberismo e ai desiderata del Padrone ma poi parte il servizio sul clima impazzito, un paio di puppe nel fondamentale reportage sui calendari, e va in confusione. A tutti i telegiornali di tutte le reti unificate di tutte le ore in contemporanea, il Sovrano parla di pluralismo. Alle 21.00 Filippo de Maria conduce "Uomini e Donne che sembrano uomini". Li conduce verso il baratro del nulla e del miserrimo con punte di Share del 140%. All'ora del menga, Vespa monta il plastico di Garlascogne dove Crepet e su' ma' delineano l'efferato assassinio della socialdemocrazia italiana, che se si vestono così poi si stupiscono se le aggrediscono.


Art. 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge ma non didietro.

E' compito della Repubblica rimuovere i comunisti che, limitando di fatto la libertà del popolo della libertà, impediscono il pieno sviluppo del popolo della libertà e l'effettiva partecipazione del popolo della libertà all'organizzazione politica, economica e sociale del popolo della libertà.


Art. 4.

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro. No, scusate.
La Repubblica riconosce tutti i cittadini, così, a occhio, perché è fisionomista.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e il proprio conto in banca, un'attività o una funzione per comprarsi il SUV e che concorra al progresso materiale o spirituale della società (Mediaset) ma senza rompere i coglioni a Silvioberluscanzi. Astenersi magistrati.


Art. 5.

La Padania, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali come Busnago, Buccinasco, Trezzano sul Naviglio, Pizzighettone, Brembate, Zelo Surrigone, Caldo il Bombolone, Krüüüüt, Dagli al Barbùn, Föera el Terùn, Ciàpa el Négher che'l vrat del prinz glam zip für bröm tegapì?

Allora, camerati leghisti, prima ci si trova a Pontida per la cosa del giuro, si piglia l'ampolla e dopo tutti a bagnomaria a pisciare nel Po facendo gli gnorri.


Art. 6.

La Padania tutela con apposite norme le minoranze linguistiche leghiste come i rutti bresciani, la simpatica parlata dei milanesi, i suoni gutturali dei bergamaschi e che no xe desménteghe anca de noàntri magnagàti, ciò!


Art. 7.

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani quindi, quando la Chiesa dà questo ordine lo Stato esegue, in modo indipendente e sovrano. Tipo, se la Chiesa manda il seguente cablogramma: "Tutelare Vita et nostro margine speculazione stop" lo Stato, in modo indipendente e sovrano, promulga le leggi sulla fecondazione assistita. E poi già che c'è, sempre coso e sovrano, gli toglie l'Ici, cheilrestomància.

I loro rapporti sono regolati dai Patti Leccaculani. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale ma solo un bel finanziamento alle scuole cattoliche.


Art. 8.

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge quindi, finché sono in tempo, farebbero meglio a scappare. Esentati i circoli della canasta, come la Mafia, i Massoni e la P2, che tanto hanno fatto e continuano a fare per il bene del Paese.

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti e nascondersi nelle catacombe. I Templari sono pregati di restituire il Sacro Graal, che Beppe la mattina non sa dove fare colazione.


Art. 9.

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, sì, ma all'estero. Non preoccupi, comunque, questa tanto sbandierata fuga dei cervelli. A noi rimangono un sacco di milze, pancreas e soprattutto un paio di coglioni gonfi così.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione, vendendo tutto a prezzi di realizzo, affrettatevi.


Art. 10.


L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. "Generalmente", eh, ora non facciamo i precisini rompipalle. Tipo, se io voglio abolire il falso in bilancio, sarò padrone, no, a casa mia?

La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme celtiche e dei trattati internazionali padani. Föera el terùn, dagli al négher, come già ricordato.

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, sono cazzi suoi.
Aiutiamoli a casa loro, che ho appena imbiancato.

Non è ammessa la sopravvivenza dello straniero casomai arrivasse a nuoto a Lampedusa.


Art. 11.

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

Altra cosa sono le Missioni di Pace, tipo la Prima Missionedipace Mondiale o la Missionedipace del Vietnam, la Missionedipace dei Cent'anni, le Missionidipace Puniche o la Missionedipace del Golfo, che quando scoppia una Missionedipace, tipo in Afghanistan o in Iraq, che fai, non partecipi? Noi si porta le pizzette, come symbolo del meidinìtali, insieme alle mine antiuomo.


Art. 12.

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, come la pizza margherita solo che con la pizza, rispetto alla bandiera, è più difficile pulircisi il culo con grande scorno dello statista Umberto Bossi.


Lasciatelo lavorare, Bubbolo! Manca solo uno che faccia il palo

mercoledì 9 aprile 2008

Naufragio universale

Sono molto preoccupato per l'andamento delle borse orientali. Speriamo che la banca centrale europea non alzi di un altro mezzo punto il costo del denaro, che sennò andare a puttane costerà un occhio della testa.

Ma c’è grande ottimismo nell’aria, là dove, insieme alla cocaina, vola l’Italia, là dove vola Alitalia, là dove si benpensa, e talvolta si Malpensa che è peccato ma il più delle volte ci si prende, come diceva quello condannato per associazione di stampo mafioso e non condannato per prescrizione e che da anni siede fisso, ma un po’ incurvato, al senato della repubblica.

Io sono molto contento, in giro c’è solo gente che parla di valori, di libertà, di bene, di giusto, di ripresa, di comincia subito la dieta ed il programma di fitness per un’estate con gli addominali scolpiti. Alla grande. Un’ottima classe politica. Degli ottimi addominali.

Veltroni, per esempio, qualche giorno fa di fronte ad una platea trepidante ha detto: “Yes, We Can”. Poi ha anche aggiunto “Rolling Stones”, “Sparring Partner” e “Sound Check”.

Ma anche Berlusconi ha detto qualcosa di molto importante: “La libertà che ci riconosciamo nel liberismo e il popolo delle libertà dei moderati contro le sinistre delle tasse con la libertà per essere liberi di essere moderati e moderatamente liberi contro le sinistre della burocrazia che i comunisti dei brogli coi moderati del popolo delle libertà di tapioca quintana delle donne tutte a pecora per la libertà coi moderati sbiriguda e sgamberasti per la libertà!”
E dopo l’ottima scelta di Ciarrapico, il Cavaliere ha deciso di candidare anche Heinrich Himmler. Certo, il PPE ha detto che preferirebbe non contare gerarchi nazisti tra le proprie fila ma Silvio ha garantito che non conterà un cazzo e porterà i voti dei moderati delle SS e dei nostalgici liberisti della Gestapo. Infatti, come ha spiegato, va bene non candidare degli indagati ma togliendo dal novero gli incriminati per processi politici, bruttemerdedimagistrati. Come non dare fiducia quindi a Jack lo Sfregiato, incarcerato solo perché ha riempito di bombe a mano dei bambini dell’asilo e li ha fatti detonare a tempo in modo che esplodendo componessero Summertime? Ha pagato il suo debito con la società ("Sì, quella settimana in carcere sembrava non passare mai") e si trattava ovviamente di un processo politico. Certo, il PPE ha fatto notare, un po’ puntiglioso, che non vorrebbero pluriomicidi emuli di Erode nel partito ma il Cavaliere ha detto che non conta un cazzo e porta i voti degli infanticidi insoddisfatti della politica demografica del centrosinistra.

Intanto Veltroni continuava il proprio accalorato discorso con “Zapping”, “Mobbing” e “Pressing” in un tripudio di consensi.

Poi Berlusconi, dopo una tastata di chiappa ad un’orizzontabile supporter, ha risposto alle pretestuose accuse di maschilismo rivoltegli dalla Santanchè. In seguito ha ricordato come 50 anni di governo Prodi abbiano ridotto l’Italia e come l’esecrabile sistema elettorale firmato dal comunista Calderoli abbia portato un vero attacco alla democrazia rendendo di fatto impossibile governare. Nella concitazione del momento Silvio è andato anche in leggera confusione quando ha detto che taglierà i conti pubblici di un milione di posti di lavoro ma dopo cinque minuti ha spiegato che le sue dichiarazioni sono state manipolate dalla stampa stalinista ma poi ha detto di non aver mai detto che le sue dichiarazioni sono state manipolate dalla stampa stalinista e che le sue dichiarazioni sono state manipolate dalla stampa stalinista ma poi ha anche detto di non aver mai smentito le sue smentite ed alla fine ha pure dichiarato di non essere mai stato Silvio Berlusconi.

Pannella, disgustato dal consociativismo partitocratrico dell’oligarchia lottizzatrice, ha intanto deciso di iniziare uno sciopero della fame e andrà avanti solo a cappuccini fino all’ora della merenda. Veltroni è intervenuto sulla questione rilasciando dichiarazioni importanti come “Bungee Jumping”, “Personal Trainer” e “Die Hard”.

Berlusconi si è comunque dimostrato diverso da quello che era nel 2006 ed ha scelto una campagna meno aggressiva e più riflessiva, soprattutto quando ha dichiarato: “Noi rappresentiamo i moderati e infatti stableroschi della supercazzola della Libertà (l’ho detta, la cosa della libertà?)”. A chi gli contestava l’età avanzata ha poi ricordato: “Ho 14 anni di esperienza come politico più 50 da imprenditore” per un totale di 64 anni di delinquenza militante.

Veltroni continuava nel frattempo il suo giro d’Italia spiegando altri punti fondamentali del proprio programma, come “Hard Disk”, “Footing” e “Air Bag”. Pannella invece, siccome stamani l’edicolante non l’ha salutato, ha deciso di iniziare lo sciopero della Sprite.

Il Cavaliere, soffermandosi sulle modalità della campagna elettorale, al TG1 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG2 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG3 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG4 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG5 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG6 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG7 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG8 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG9 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TGV ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, a Studio Aperto ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al TG La7 ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, a Porta a Porta ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, a Matrix ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, a Ballarò ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, all’Infedele ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, a Otto e Mezzo ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, alla Prova del Cuoco ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, a Stranamore ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, a L’Ora Esatta ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio, al monoscopio ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio poi mi ha telefonato a casa e mi ha detto che la par condicio è una legge per mettergli il bavaglio.

Dell’Utri dal canto suo, forse per correggere dei refusi, ha detto che riscriveranno i libri di storia ma prima gli toccherà leggerseli tutti, poveraccio. E poi spero che passino a geografia e grammatica, che qualche errore ce lo trovi sempre.

Veltroni è intervenuto in modo fermo dichiarando “Game Boy”, “Evergreen” e “Backstage” mentre Pannella ha cominciato lo sciopero del deodorante perché un tizio l’ha segato allo stop di Viale Cavour.

E poi c’è la Santanchè, che sembra davvero crederci. Sembra anche obbedirci. E un po’ pure combatterci. L’ho sentita fare un discorso bellissimo (“L’Italia agli italiani, Bari ai baresi, Genova ai genoani e Ronaldinho al Milan”) di cui ho apprezzato soprattutto la parte in cui parlava dei valori della famiglia, la famiglia che ha i valori, i valori bollati, bollati come familiari, la famiglia che tiene i valori in cassaforte, nessuno protegge più i valori della famiglia. Alla fine mi sono reso conto di essere ignorante in materia, perché tutti parlano sempre dei valori della famiglia ma io mica so quali sono. Allora ho cercato un po’ su internet e mi sono documentato. I valori della famiglia sono questi:

- 15
- 40%
- transaminasi tra 5 e 32
- 77, le gambe delle donne
- zero virgola tre
- numero jolly 29

Poi mi informerò anche sui valori del celibato. Nota per Casini, l’alfiere della famiglia come comanda Santa Romana Chiesa: lui che è sposato, divorziato e risposato deve moltiplicare tutto per due, sennò non torna. Pierferdinando tra l’altro è molto onesto e il suo slogan dice tutto: Io c’entro. Non capita spesso che un politico ammetta le sue responsabilità così candidamente e sui manifesti elettorali, per di più.

Ma anche a sinistra c’è molta genuinità. Pensate alla Sinistra Critica; nel senso della loro situazione, critica appunto. Già nel nome ammettono di non essere messi benissimo.

La Sinistra Arcobaleno invece non si ricorda più se è a sinistra dell’altra sinistra ma meno a sinistra di quell’altra sinistra quindi per ogni eventualità si è assicurata tutto lo spettro dell’iride che da qualche parte un rosso ci sarà, no?

Dimenticavo Boselli, che ha pochissimi spazi per parlare e in quei pochissimi spazi dice che ha pochissimi spazi per parlare quindi nessuno ha ancora capito cosa cazzo vuole fare. E’ una sorta di precario dell’informazione. Pare che Berlusconi, ormai completamente fuso, gli abbia detto: “Sposi mio figlio”.

Mi spiace non aver capito bene le proposte della Lega. Alla conferenza stampa si è alzato un celodurista che ha spiegato: “Ci volevamo di parlarvi delle cose che le si volevano fare ma purtroppo quello della Lega che ha studiato oggi stava a casa con un principio di pleurite, brùùùs te’l ciap del quz, tegapì? Quando Berlusconi dice di Bossi che “parla per slogan”, non era per minimizzare la simpatica minaccia di imbracciare i fucili ma è perché noi della Lega più in là della frase minima non andiamo”. Sono seguiti altri suoni gutturali ad indicare la fine della conferenza.

Poco più in là Veltroni proseguiva il suo tour con parole decise, come “Metaldetector”, “Cordless” e “Ketchup” e poi ha concluso con sceghenauòna indeuòrld evribadi olràit tra gli applausi scroscianti della gente che non capiva più una sega.

Pannella ha cominciato lo sciopero delle anfetamine per la salvaguardia del fritto di paranza. Ferrara ha risposto che se è un problema ci fa una moratoria su e lo fa sparire lui. Poi ha ricordato come è importante portare avanti le battaglie di inciviltà, così, alla cazzo di cane e per partito preso, visto che lui la 194 mica la vuole toccare. Lui non vuole cambiare nulla ma con fermezza e decisione; mica come quei politici che non cambiano nulla ma con lassismo. E allora buon lavoro al movimento per la moratoria dell’illuminismo, dell’intelligenza e delle conquiste civili fondamentali degli ultimi 30 anni.

Infine, su tutti, il commendator Benerazzo “Papa” Mazinga che ha una parola buona per tutti, che la butta lì, dicendo che “L’uomo è sempre uomo con tutta la sua dignità, anche se in stato di coma anche se embrione – ci ricorda – anche quando è dentro un costume da pupazzo tipo il Gabibbo, anche quando è truccato come Sbirulino, anche quando si chiama Gianpippuzzo”. E poi, per bocca di un socio, puntualizza che “i leader devono onorare gli impegni sui valori cattolici”. Poi ha strizzato l’occhio, ha fatto un gesto segreto con la mano e ha aggiunto: “Ci siamo capiti, vero?”.

E’ veramente affascinante questa usanza. Il Papa, capo di uno stato estero, che detta l’agenda politica, economica ed etica dell’Italia, paese straniero. Come se l’Islanda definisse la riforma della giustizia della Papuasia o il Belize dettasse le direttive della prossima finanziaria del Congo. Niente niente domani l’India ci bacchetterà incazzata perché i nostri leader non onorano gli impegni con gli induisti e non c’è ancora una legge che rende sacre le bufale mentre al massimo le gonfiamo di diossina.

Boh, forse è questa cosa della globalizzazione. Wiwa l’Italia.


Vota Bubbolo

sabato 22 marzo 2008

A Natale siamo tutti più buoni

A Pasqua invece ci è concesso essere i soliti stronzi.

Ma in questi tempi corrotti e consumisti vi invito tutti ad andare sull'isola di Pasqua a ritrovare il verso senso della Pasqua, come in quel romanzo di Dickens



Bubbolo dentro l'uovo di Pasqua ha trovato sé stesso. Tremila euro di analisi risparmiati

mercoledì 20 febbraio 2008


Bubbolo è. Bubbolo sente. Bubbolo puzza

martedì 12 febbraio 2008

Satana, il Male, l'Inferno e la pellicina di un'unghia che mi sta facendo impazzire

Il nostro cuore sanguina, o Signore, e il nostro spirito è messo a dura prova ogni giorno. Il Tuo regno di bontà e di giustizia deve subire l'attacco continuo e reiterato di un mondo corrotto, relativista e alla deriva, che ha perso la bussola, che ha smarrito la via. Oneroso è il lavoro dei Tuoi vicari, che sempre son pronti a ravvisare il maligno laddove esso alligni cosicché possano ammonirci con una parola di saggezza e di speranza dalle loro umili dimore sulle quali non pagano l'ICI. Continua ad illuminare il loro accidentato sentiero, profondi il Tuo immenso potere affinché abbiano sempre presente quali sono i problemi veri, quali gli argomenti sui quali è realmente necessario e fervidamente richiesto il loro intervento, sempre al passo coi tempi

È ancora bufera su Caos Calmo. Dopo Famiglia Cristiana anche il responsabile della Cei per la pastorale giovanile, don Nicolò Anselmi, critica la scena erotica del film, tratto dal romanzo di Sandro Veronesi, che ha come protagonisti Nanni Moretti e Isabella Ferrari. E, in una lettera ai ragazzi che parteciperanno alla Gmg di Sydney, avanza la proposta di una sorta di obiezione di coscienza per professionisti seri come i due famosi attori italiani impegnati nella pellicola diretta da Antonello Grimaldi: rifiutino in futuro, suggerisce loro don Anselmi, di prestarsi a «girare scene erotiche volgari e distruttive»

E perché fermarsi qui? Bisogna fare dell'obiezione di coscienza una filosofia di vita. Amico farmacista, vuoi giustamente negare i preservativi a questi promiscui giovincelli che non si vogliono prendere l'AIDS? Obiezione di coscienza. La sgualdrina di là dal bancone necessita di pillola del giorno dopo? Obiezione di coscienza; fai valere il tuo sacrosanto diritto di operare scelte arbitrarie nelle vite altrui. Il laido diabetico che sta sbavando sulle ginocchiere del dottor Gibaud richiede insistentemente una dose di insulina? Obiezione di coscienza, maledetto drogato fuori dalla grazia divina! Il vigile ti fa una multa? Obiezione di coscienza, me la faccio togliere dall'egregio maresciallo Capuozzo, fedelissimo dell'Arma e del Signore inseculaseculòrum. Devo accettare di discendere da una scimmia pulciosa? Lo Stato italiano si deve permettere di promulgare leggi invise allo Stato Vaticano? I cittadini devono per forza riconoscere l'autorità civile del Parlamento nazionale invece che quella superiore della Chiesa? C'è qualcuno che si oppone alla trasformazione del peccato in reato? La Terra deve per forza girare intorno al sole? Sei per nove deve fare per forza cinquantaquattro? Obiezione di coscienza!

Il sacerdote è deluso per «la scena erotica pesante» di Caos calmo, visibile «in versione integrale» anche su «YouTube»

Siamo tutti delusi da quel che abbiamo visto su YouTube, lo strumento del demonio. Delusi perché volevamo vedere più pelo ma soprattutto delusi perché il povero don Anselmi si è forse trovato costretto, ahilui, ad andarsi a cercare roba porno su internet come un segaiolo qualsiasi. Ah, Signore, a quali dure prove sottoponi i Tuoi timorati discepoli

«I due attori fanno l'amore in piedi, vestiti, senza guardarsi in faccia

L'arte della lanterna magica ha dunque perso ogni pudore? In piedi! Vestiti! Senza guardarsi in faccia! Qui si contraddice la parola del Redentore, quando disse: "Voi lo farete seduti su una chaise longue, con un buffo cappello e guardandovi i rispettivi calcagni". Ma verrà il castigo eterno, empi filistei, verrà, su di voi, e lo riconoscerete perché sarà sdraiato su un divano Klippan di Ikea, con solo due gocce di Chanel dietro l'orecchio e vi guarderà direttamente nel coccige, come è scritto (da qualche parte)

Spesso sono i più deboli, i più poveri culturalmente ad essere segnati da questi cattivi insegnamenti e vengono travolti da fantasie erotiche che diventano dipendenza e sfociano nella violenza»

Per non parlare di quelli che finiscono in seminario

«Da un bravo regista e coraggioso idealista come Moretti e da un volto sensibile e delicato come la Ferrari - scrive don Anselmi nella lettera ai giovani che andranno a Sydney - mi sarei aspettato una scena romantica, soffusa, tenera, magari un momento d'amore aperto alla vita, ad un figlio»

Buttarselo nel culo va bene, ma sempre che questo sia finalizzato alla procreazione, come i preti con i giovani chierichetti cui la recondita accoglienza del retro sagrestia ha tanto da offrire.

Dove ci porterà questa perigliosa deriva del relativismo e come può la società civile sopportare una tale dolorosa ed insistente perdita di valori? Già un futuro disumano e fuorviante bussa alle porte, col suo drammatico carico di razionalismo e scientifico nichilismo, già l'ultimo baluardo della religione e della morale viene scosso da nuove aberrazioni, come l'introduzione della macchina a vapore e del sistema metrico decimale.
Cosa accadrà domani, forse verranno a dirci che l'uomo si sposterà su macchine volanti?


Anche Bubbolo a Sidney con le Giovani Marmotte Ganze

sabato 9 febbraio 2008

Le domande che non le rispondono

Un sacco di cantanti si sono fatti, nel corso del tempo, un mucchio di domande ma nessuno ha mai risposto perché è colpa del bavaglio del potere che voi avete paura della verità con la stampa collusa che non ci porterete via la nostra anima che ci batteremo per sempre per colpa delle multinazionali della morte che è ora di basta!

E allora io queste domande le ho risposte, che magari i cantanti sono ancora lì che si lambiccano chissà da quanto che mi sembra una cosa di cortesia e di senso civico, virgola

D: Che colore ha una giornata uggiosa?
R: Marròn

D: Hai un momento, Dio?
R: No

D: Quante strade deve percorrere un uomo prima che tu lo possa chiamare uomo?
R: Quindici

D: E se domani io non dovessi rivedere te?
R: Ti faccio un vaglia

D: A che ora è la fine del mondo?
R: Sette e un quarto

D: Pippo, che cazzo fai?
R: Decoupage

D: Ma che sapore ha una vita mal spesa?
R: Pollo

D: Era solamente uno sguardo stupito, cosa ci facevi l'altro ieri là?
R: Shopping

D: Mentre lui, lui chi è? Lui chi è? Lui chi è? Lui chi è?
R: Non sono sordo

D: Il suo ruolo mi spieghi qual è?
R: Direttore delle risorse umane

D: Come può uno scoglio arginare il mare?
R: Non può

D: Quanta fretta, ma dove corri, dove vai?
R: All'INPS

D: Che fretta c'era, maledetta primavera?
R: Mi scadeva il disco orario

D: Dov'è la vittoria?
R: All'Acquafan di Riccione

D: Forse qualcosa s'è salvato, forse davvero non è stato poi tutto sbagliato, forse era giusto così?
R: No, era tutto sbagliato

D: A chi sorriderò, se non a te?
R: A sòreta

D: Che ne sai tu di un campo di grano, poesia di un amore profano, la paura d'esser preso per mano, che ne sai?
R: Non ho capito la domanda

D: Chi fermerà la musica?
R: Stocazzo


Avete altre domande? Scrivete, sarete tutti debitamente e cortesemente ignorati


Bubbolo canta sotto la doccia e sopra la lavatrice

venerdì 25 gennaio 2008

Filastrocca della felicità dell'amore

Giro giro tondo,
casca il mondo,
casca il governo,
tutti giù all'inferno

Giro giro immondo,
Stato moribondo,
ostaggi di Mastella,
l'Italia è proprio bella

Giro e sprofondo,
disastro a tutto tondo,
il senso dello stato,
ce l'hanno derubato

Giro di consultazioni,
si torna all'elezioni,
di qua gl'incompetenti,
di là i delinquenti

Giro giro stronzo,
quante facce di bronzo,
o Prodi o quello unto,
Paese ormai defunto

Giro ma ritorno,
lo scranno è sempre attorno,
il Re di Ceppaloni,
se lo puppa Berlusconi

Giro esitabondo,
cerchio e botte sfondo,
nazione adagiata,
collusa e impantanata

Giro inverecondo,
nel guano mi nascondo,
sommersa di monnezza,
mia patria al fango avvezza

Mara mara tonda,
questa palude monda,
ridacci un indirizzo,
magari senza pizzo

Giro giro tondo,
casca il mondo,
cascano i maroni,
via tutti i cialtroni


Bubbolo è un qualunquista ma solo al 50%