Art. 1.
L'Italia è una repubblica democratica fondata sulle banane.
L'Italia è un clan clientelare fondato su gente come Mastella o Cuffaro.
La sovranità appartiene al tizio alto un metro e un cazzo, che la esercita come gli pare e se si vuole comprare l'Alitalia fa la cordata e se la compra, perché lui ci ha un monte di quattrini, hai capito, pezzentecomunìsta?
Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili del telespettatore.
Alle 3 e un quarto comincia Amici, poi tutti a fare la merenda. Alle 16 e 30 Fede plasma le giovani menti ai precetti del liberismo e ai desiderata del Padrone ma poi parte il servizio sul clima impazzito, un paio di puppe nel fondamentale reportage sui calendari, e va in confusione. A tutti i telegiornali di tutte le reti unificate di tutte le ore in contemporanea, il Sovrano parla di pluralismo. Alle 21.00 Filippo de Maria conduce "Uomini e Donne che sembrano uomini". Li conduce verso il baratro del nulla e del miserrimo con punte di Share del 140%. All'ora del menga, Vespa monta il plastico di Garlascogne dove Crepet e su' ma' delineano l'efferato assassinio della socialdemocrazia italiana, che se si vestono così poi si stupiscono se le aggrediscono.
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge ma non didietro.
E' compito della Repubblica rimuovere i comunisti che, limitando di fatto la libertà del popolo della libertà, impediscono il pieno sviluppo del popolo della libertà e l'effettiva partecipazione del popolo della libertà all'organizzazione politica, economica e sociale del popolo della libertà.
Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro. No, scusate.
La Repubblica riconosce tutti i cittadini, così, a occhio, perché è fisionomista.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e il proprio conto in banca, un'attività o una funzione per comprarsi il SUV e che concorra al progresso materiale o spirituale della società (Mediaset) ma senza rompere i coglioni a Silvioberluscanzi. Astenersi magistrati.
Art. 5.
La Padania, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali come Busnago, Buccinasco, Trezzano sul Naviglio, Pizzighettone, Brembate, Zelo Surrigone, Caldo il Bombolone, Krüüüüt, Dagli al Barbùn, Föera el Terùn, Ciàpa el Négher che'l vrat del prinz glam zip für bröm tegapì?
Allora, camerati leghisti, prima ci si trova a Pontida per la cosa del giuro, si piglia l'ampolla e dopo tutti a bagnomaria a pisciare nel Po facendo gli gnorri.
Art. 6.
La Padania tutela con apposite norme le minoranze linguistiche leghiste come i rutti bresciani, la simpatica parlata dei milanesi, i suoni gutturali dei bergamaschi e che no xe desménteghe anca de noàntri magnagàti, ciò!
Art. 7.
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani quindi, quando la Chiesa dà questo ordine lo Stato esegue, in modo indipendente e sovrano. Tipo, se la Chiesa manda il seguente cablogramma: "Tutelare Vita et nostro margine speculazione stop" lo Stato, in modo indipendente e sovrano, promulga le leggi sulla fecondazione assistita. E poi già che c'è, sempre coso e sovrano, gli toglie l'Ici, cheilrestomància.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Leccaculani. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale ma solo un bel finanziamento alle scuole cattoliche.
Art. 8.
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge quindi, finché sono in tempo, farebbero meglio a scappare. Esentati i circoli della canasta, come la Mafia, i Massoni e la P2, che tanto hanno fatto e continuano a fare per il bene del Paese.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti e nascondersi nelle catacombe. I Templari sono pregati di restituire il Sacro Graal, che Beppe la mattina non sa dove fare colazione.
Art. 9.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, sì, ma all'estero. Non preoccupi, comunque, questa tanto sbandierata fuga dei cervelli. A noi rimangono un sacco di milze, pancreas e soprattutto un paio di coglioni gonfi così.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione, vendendo tutto a prezzi di realizzo, affrettatevi.
Art. 10.
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. "Generalmente", eh, ora non facciamo i precisini rompipalle. Tipo, se io voglio abolire il falso in bilancio, sarò padrone, no, a casa mia?
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme celtiche e dei trattati internazionali padani. Föera el terùn, dagli al négher, come già ricordato.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, sono cazzi suoi.
Aiutiamoli a casa loro, che ho appena imbiancato.
Non è ammessa la sopravvivenza dello straniero casomai arrivasse a nuoto a Lampedusa.
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Altra cosa sono le Missioni di Pace, tipo la Prima Missionedipace Mondiale o la Missionedipace del Vietnam, la Missionedipace dei Cent'anni, le Missionidipace Puniche o la Missionedipace del Golfo, che quando scoppia una Missionedipace, tipo in Afghanistan o in Iraq, che fai, non partecipi? Noi si porta le pizzette, come symbolo del meidinìtali, insieme alle mine antiuomo.
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, come la pizza margherita solo che con la pizza, rispetto alla bandiera, è più difficile pulircisi il culo con grande scorno dello statista Umberto Bossi.
Lasciatelo lavorare, Bubbolo! Manca solo uno che faccia il palo
15 commenti:
Ah, se ci fossero ancora riviste come Il Male, Frigidaire o Cuore...
ma porca miseria, perchè non ti proponi a qualche editore? con tutta la robaccia che si legge in giro..
Io mi sono proposto agli editori, ma non mi sposa nessuno. Morirò zitello
beh, magari fallo non solo alle fiere! ;)
Manda gli scritti direttamente a Michele Serra, così te li copierà per l'amaca.
è già accaduto????
No no, non traiamo conclusioni errate. E' semplicemente che Michele Serra E' MIO FRATELLO. No, scusa: E' MIO PADRE. No, neanche: Michele Serra SONO IO. Solo che mi chiamo in un altro modo, differisco nella fisicità sostanziale e nel talento e manco mi conosce.
Se gli mando la mia roba, sull'amaca al massimo ce se fa 'na dormita
ti sottovaluti...e molto
Complimenti!!
si, l'Italia è una repubblica fondata sulle banane!!
basta vedere le scimmie che hanno votato!
Bubbolo for president!
Lady Pando
Concordo con Spino.
A chieder solo in fiera non è che ci si ricavi granché.
Inoltre è cosa nota. Gli editori ti pubblicano per stanchezza.
Basta esser più cocciuti di loro.
Dylan Dog è nato così.
è che bubbolo è nato stanco :)
povera Italia, poveri noi...
Comunque, come cantavano gli Eagles let's "get over it". Toccherà provarci.
Ormai Serra è un giornalista imbolsito, non se lo fila più nessuno. E vorrei anche vedere: a scrivere su quei pezzi di carta verrebbe la malinconia anche ad una spettatrice media alle prese con i fornelli mentre guarda l'Italia sul Due
"a scrivere su quei pezzi di carta verrebbe la malinconia anche ad una spettatrice media alle prese con i fornelli mentre guarda l'Italia sul Due"
oddio, che immagine triste! :D
Ho appena scoperto il blog, sto leggendo tutto! Sei fantastico! :°D
Poi tante cose che hai scritto le penso -e scrivo- anch'io, ma non ho questa incredibile carica umoristica :°D
"I Templari sono pregati di restituire il Sacro Graal, che Beppe la mattina non sa dove fare colazione."
lacrimavo dal ridere :°D
Sì sì, qui si ride, ma ogni mattina si consuma un dramma. Il povero Beppe è costretto a versarsi il caffelatte nella mitria, che poi se lo scorda, e quando si affaccia per l'Angelus se la infila in testa e tutti gli guardano i capelli beige e i cornflakes nelle orecchie.
Che poi tutti zitti, ovviamente, che il papa è infallibile e infatti si dice che facesse colazione così anche Papa Galbusera
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