sabato 18 ottobre 2008

Cenerantola

C'era una volta una colf pagata in nero (per questo da tutti chiamata Biancaneve) che pippava cocaina fino a rantolare (per questo da tutti chiamata Biancaneve). Un giorno che stava in para le apparve la Fata Bumbàstic che le plissettò addosso uno sciffòn con parùr e le imbastì un entourage per il vernissage. "Corri dal Principe", l'esortò l'isterica esoterica, "ma attenta all'autovelox verso Castello Incantato Nord". Cenerantola sputò del tabacco dall'angolo della bocca e colma di gioia indossò le magiche scarpette di cristallo. Ovviamente al primo passo le calzature, realizzate in un materiale tanto cretino, si sbriciolarono, condannando Cenerantola a precipitare al suolo. Un vetro aguzzo le squarciò la femorale destra e la tapina morì tra orrendi rantoli, fiotti di sangue e spruzzi di tabacco ciancicato.

La morale è che non è che una deficiente, quand'anche magica, si alza una mattina e si mette a fare il ciabattino. Questa avventatezza ci spinge fuori mercato e ci espone al rischio della sempre più crescente concorrenza orientale.


Pampulu Pimpulu ParimpamBubbolo

4 commenti:

bizio ha detto...

grillo, ho deciso. convertiti a giorgio.

Anonimo ha detto...

Un giusto consgiglio, visto lo spettro della recessione e lo spettro di tu mà.

- Grillo - ha detto...

Sì, certo, ma Giorgio chi, Giorgio Leopardi?

Johnny Bamboccio veglia su tutti noi spalmandoci le guance con crema di suino (?)

Anonimo ha detto...

mi sembra quasi di rileggere la mia storia...