C'era una volta una colf pagata in nero (per questo da tutti chiamata Biancaneve) che pippava cocaina fino a rantolare (per questo da tutti chiamata Biancaneve). Un giorno che stava in para le apparve la Fata Bumbàstic che le plissettò addosso uno sciffòn con parùr e le imbastì un entourage per il vernissage. "Corri dal Principe", l'esortò l'isterica esoterica, "ma attenta all'autovelox verso Castello Incantato Nord". Cenerantola sputò del tabacco dall'angolo della bocca e colma di gioia indossò le magiche scarpette di cristallo. Ovviamente al primo passo le calzature, realizzate in un materiale tanto cretino, si sbriciolarono, condannando Cenerantola a precipitare al suolo. Un vetro aguzzo le squarciò la femorale destra e la tapina morì tra orrendi rantoli, fiotti di sangue e spruzzi di tabacco ciancicato.
La morale è che non è che una deficiente, quand'anche magica, si alza una mattina e si mette a fare il ciabattino. Questa avventatezza ci spinge fuori mercato e ci espone al rischio della sempre più crescente concorrenza orientale.
Pampulu Pimpulu ParimpamBubbolo
sabato 18 ottobre 2008
Cenerantola
Vanno in eredità a - Grillo - Verso le 12:50
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4 commenti:
grillo, ho deciso. convertiti a giorgio.
Un giusto consgiglio, visto lo spettro della recessione e lo spettro di tu mà.
Sì, certo, ma Giorgio chi, Giorgio Leopardi?
Johnny Bamboccio veglia su tutti noi spalmandoci le guance con crema di suino (?)
mi sembra quasi di rileggere la mia storia...
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